Lavoro, in Alto Adige nel 2020 calano gli occupati
Lavoro. Nel 2020 la pandemia ha avuto un impatto sul mercato del lavoro altoatesino. Si registra un calo medio degli occupati di 6.600 unità (di cui 5.300 donne), occupati che si attestano così a 252.900. Il tasso di occupazione (15-64) scende di 1,9 punti percentuali al 72,2%. Il tasso di disoccupazione sale al 3,8% e per le donne raggiunge il 4,4%.
Elezioni comunali, in Trentino-Alto Adige al voto il 10 ottobre in 8 comuni
Le elezioni per il rinnovo dei sindaci e consigli comunali della Regione Trentino - Alto Adige si terranno il 10 ottobre. Gli eventuali ballottaggi si terranno il 24 ottobre prossimo. Sono otto al momento i comuni chiamati al voto. Tre sono nella provincia Bolzano: Merano, Glorenza e Nalles. Cinque in quella di Trento: Bondone, Brentonico, Nogaredo, Lona Lases e Terragnolo.
Morto il 16enne caduto con la bici in Val di Fassa
E' deceduto all'ospedale S.Chiara di Trento il 16enne caduto quattro giorni fa a Pera di Fassa mentre stava percorrendo in bici la pista ciclabile assieme ad alcuni amici. Il giovane aveva battuto violentemente la testa e le sue condizioni da subito erano apparse molto gravi.
“Duemilatrentino - Futuro Presente”, è la sfida per Confindustria Trento
La ripartenza per Confindustria Trento si chiama “Duemilatrentino - Futuro Presente”, un’iniziativa in tre atti che fissa da qui al 2030 proposte e azioni concrete per la crescita delle imprese e del territorio. UN nome che è frutto della fusione tra “Trentino” e “2030”. Il progetto è stato presentato a Palazzo Stella dal presidente Manzana e dal direttore generale di Confindustria Trento Busato. Centralità dell’individuo e della qualità della vita; Transizione sostenibile, Società “Trentino 5.0” sono i tre ambiti di studio, che s legano ai cardini di un pensiero industriale ispirato ai valori di un nuovo umanesimo, un modello centrato sul benessere dell’essere umano che implica un approccio di sviluppo integrato tra aziende e territorio.
Movida a Trento, l'incontro tra le parti
Plateatici allargati e solo servizio al tavolo. E' la proposta dei baristi di Trento che ieri hanno incontrato il sindaco, i rappresentanti degli studenti e i residenti della zona si Santa Maria Maddalena per trovare una soluzione sulla movida in città. Da parte del primo cittadino un appello alla responsabilità. "Vivo come una sconfitta le ordinanze che sono stato costretto a firmare. Sarebbe molto meglio avere comunità che si auto organizzano", ha dichiarato il sindaco. Da parte degli esercenti sono arrivate proposte concrete, come l'allargamento dei plateatici, ma anche l'impegno a non vendere bibite d'asporto dopo le 11 e a servire solo chi è seduto al tavolo. I baristi si sono dichiarati disponibili anche ad assumere personale per controllare la clientela. Da parte degli studenti c'è stata disponibilità a "sensibilizzare" i coetanei, ma non ad esercitare il ruolo dei controllori. "Gli eventi nei parchi a cui sta lavorando il Comune in vista dell'estate sono una buona cosa, ma occorre diversificare i luoghi d'incontro e gestire la movida pensando anche al futuro".
"Futuro a chi?", i primi podcast sulla sostenibilità realizzati dai giovani
Futuro a chi?”, il primo podcast italiano realizzato dalla collaborazione di più 25 classi di diversi istituti superiori di secondo grado del Trentino. Partendo dagli obiettivi dell’Agenda 2030, oltre 500 studentesse e studenti hanno ragionato su quanto si è fatto finora in tema di sostenibilità e su quanto ci sia ancora da fare. Ogni puntata è stata realizzata da una Cooperativa Formativa Scolastica, lo strumento di alternanza scuola-lavoro ideato dalla Federazione Trentina della Cooperazione.  Tra i temi affrontati, Inquinamento, energia pulita, mobilità, ma anche diritto al lavoro e alla salute, parità di genere e disabilità. E ora i vari podcast sono online sulle principali piattaforme.
La pandemia non frena la cooperativa Multiservizi

Bilancio positivo per la Multiservizi, la cooperativa di Mezzocorona, che festeggia 35 anni e che nonostante la pandemia continua a crescere ed assumere. Il fatturato passa da 3,6 a 4 milioni di euro (+10%) e i dipendenti da 228 a 389 (+161 persone). A fare da traino l'exploit del settore delle pulizie e sanificazioni. “Un anno fa non avremmo pensato a risultati così positivi" ha commentato il presidenteGermano Preghenella.

Coronavirus, in Alto Adige nessuna vittima e 30 nuovi contagi
Non ci sono state vittime da covid-19 nella ultime ore in Alto Adige. Su oltre 5800 tamponi analizzati si sono registrati 30 nuovi casi di contagio. Sono 12 i pazienti Covid-19 ricoverati nei normali reparti ospedalieri, 2 in terapia intensiva e ci sono 19 persone in isolamento nelle strutture di Colle Isarco e Sarnes.
Finanza ed economia, Kompatscher incontra a Roma i ministri
Domani (9 giugno) il presidente della Provincia Arno Kompastscher sarà a Roma per incontrare i ministri Daniele Franco dell'economia e Marta Cartabia della giustizia. Con il ministro Franco verranno affrontati alcuni passaggi del rapporto tra Stato e Provincia. Oltre al tema del bilancio provinciale, la cui stima per il corrente anno 2021 è stata contestata dal governo di Roma, si discuterà anche dell’attuazione dell’Accordo di Milano e del Patto di Garanzia. Con la ministra Cartabia invece, il tema sarà il trasferimento delle competenze nel settore della giustizia dallo Stato alla Regione.
La Provincia di Bolzano difende bilancio previsione davanti Corte Costituzionale
Dopo che il Consiglio dei Ministri ha sollevato la questione di legittimità costituzionale, la Giunta provinciale di Bolzano ha deciso di costituirsi in giudizio davanti alla Corte Costituzionale per difendere il bilancio di previsione 2021-2023, che è stato impugnato dal Governo a Roma. "La Provincia ha iscritto nel bilancio somme che le spettano in base agli accordi con lo Stato già in essere, l'Accordo di Milano del 2009 e il Patto di garanzia del 2014" ha spiegato il presidente della Provincia Arno Kompatscher. In base al Patto di Garanzia del 2014, lo Stato è tenuto a rimborsare alla Provincia nell'arco di 30 anni le somme che le erano state tolte, senza preventivo accordo, da parte del Governo Monti. Si tratta di un importo complessivo di oltre 600 milioni di euro, che dovranno essere restituiti in rate da 20 milioni di euro dal 2019 in avanti. Non si ha nessuna notizia, invece, per quanto attiene le somme spettanti alla Provincia di Bolzano derivanti dall'Accordo di Milano del 2009. Si parla di una somma complessiva di 450 milioni di euro.
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