Coronavirus, infettati alcuni medici altoatesini
Il Coronavirus ha infettato alcuni medici altoatesini, che ora sono in isolamento. Lo ha confermato Monica Oberrauch, presidente dell'ordine dei medici di Bolzano. Nessuna informazione, al momento, sul numero dei camici bianchi colpiti.Coronavirus, 36 casi positivi in Alto Adige
Sono 36 i casi positivi da Covid-19: di questi, 35 si trovano in Alto Adige, uno é ricoverato in un ospedale del Nord Italia. Lo rende noto l'Azienda Sanitaria dell'Alto Adige. Mediamente in Provincia di Bolzano Adige vengono effettuati 50 test al giorno. Circa 257 persone si trovano in quarantena domestica. Nel frattempo l'Istituto Superiore di Sanità di Roma ha confermato la positività anche del secondo caso altoatesino.
L'Azienda Sanitaria ricorda che persone con sintomi da infezione respiratoria o febbre (maggiore di 37,5) non devono in nessun caso andare dal medico o presentarsi al pronto soccorso.
Hockey, i Foxes vincono anche gara 3
L' Alto Adige Alperia vince in trasferta 4-3 sullo Znojmo. Ora i bianco rosso hanno a disposizione quattro match point per le semifinali. Non è ancora stato deciso dove verrà disputata gara 4. Il Palaonda è inagibile perché, per via del Coronavirus, il governo ceco imporrebbe successivamente una quarantena di 15 giorni ai giocatori dello Znojmo, come per chiunque rientri dall’Italia. Le due società e la Erste Bank Eishockey Liga sono alla ricerca di una soluzioneCoronavirus, un caso al Santa Maria di Bolzano
Chiusa, causa Covid-19, parte della degenza della casa di cura Santa Maria di Bolzano. Fuori uso una decina di posti letto. Il paziente della clinica di via Claudia de' Medici, risultato positivo, avrebbe avuto contatti con persone residenti in Lombardia. L'uomo è stato trasferito nel reparto malattie infettive dell'ospedale San Maurizio di Bolzano. Venti persone tra medici e infermeri sono stati posto in quarantena: sono tutte asintomatiche e non sono state sottoposte a tampone.Coronavirus, dal 10 marzo al Brennero scattano i controlli sanitari
Da domani, 10 marzo, al Brennero scattano i controlli sanitari delle autorità austriache. Al valico italo-austriaco opereranno due squadre per svolgere controlli a campione sull'autostrada, sulla statale e sui treni. Ad annunciarlo è stato il governatore tirolese Guenther Platter. Verrà rilevata la temperatura corporea e ai viaggiatori sarà chiesto da dove sono partiti. Controlli sono previsti anche a passo Resia e Prato alla Drava. Platter ha rinnovato l'appello ad evitare il più possibile viaggi nelle zone a rischio.Scappano da Codogno per sciare in Trentino, poi si sentono male: hanno il coronavirus
Dalla zona rossa di Codogno alle piste da sci. Marito e moglie sono letteralmente evasi dall'area del focolaio lombardo pensando di farsi una vacanza in Trentino. Una volta arrivati a destinazione, però, hanno accusato dei malori e si sono rivolti al Pronto Soccorso di Trento. Tampone risultato positivo.
Coronavirus: i casi continuano ad aumentare anche in Trentino, ma nessuno è grave
Coronavirus: i casi in Trentino, sabato 7 marzo, salgono a 18. Sette nuovi casi vanno ad aggiungersi a quelli noti fino a ieri. Lo ha reso noto la Provincia autonoma di Trento, che ribadisce come tutti i pazienti non siano stati contagiati in Trentino, territorio che al momento non può definirsi "focolaio".
Posti di blocco al confine Lombardia-Trentino
Posti di blocco al confine tra Trentino e Lombardia dopo la scelta del Governo Conte di isolare la Lombardia a causa dell'emergenza coronavirus. Posti di blocco della Polizia di Stato si segnalano sulle strade di collegamento tra le province di Trento e Brescia.
Coronavirus, lauree a porte chiuse
Per far fronte all'emergenza coronavirus sono state adottate nuove misure anche all'Università di Trento. Le lezioni in aula sono sospese fino al 15 marzo, ma da lunedì 9 marzo verranno attivate le lezioni con modalità telematica.Gli esami orali potranno essere svolti solo online. E fino al 31 marzo le lauree saranno a porte chiuse, in presenza del solo candidato/a
Medicina generale, firmato l'accordo in Trentino
Far fronte alla carenza di medici di medicina generale e garantire l'assistenza sul tutto il territorio con particolare attenzione alle zone di montagna. Con questo obiettivo è stato formato l'accordo tra la Provincia di Trento e i sindacati dei medici di medicina generale. L'accordo prevede un pacchetto di misure straordinarie per fronteggiare la carenza di medici per i prossimi sei anni.Si punta ad incentivare l’estensione di orario delle guardie mediche e la loro mobilità tra più sedi, sono previsti incentivi economici mensili temporanei per agevolare l’inserimento di medici di assistenza primaria nei Comuni a minore attrattività; dove venga meno la presenza di un medico di assistenza primaria, l'Azienda sanitaria potrà attivare una serie di interventi, tra cui l’apertura di ambulatori secondari,. Per la loro attivazione la Provincia potrà arrivare ad investire una somma fino a circa un milione di euro all’anno".