Coronavirus, in Alto Adige attesa una nuova ordinanza
L'Alto Adige si avvia alla fine del lockdown: è attesa nelle prossime ore la nuova ordinanza del presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher in vista della fine delle festività. Tra le misure, i bar dovranno abbassare le serrande alle 18 mentre i ristoranti potranno riaprire per la cena, ma solo fino alle 22.
Alto Adige, popolazione tra le più longeve d'Italia
La popolazione altoatesina è tra le più longeve d'Italia. Calano i matrimoni e si fanno meno figli. E' al fotografia che emerge dall'indagine demografica dell'Astat, l’Istituto provinciale di statistica. La speranza di vita per gl uomini è di quasi 82 anni mentre quella delle donne di 86. L’età media della popolazione è pari a 43 anni, risultando superiore di quattro anni rispetto a due decenni fa. Calano i matrimoni: mentre negli anni 60 da sette a otto coppie ogni mille abitanti decidevano di sposarsi, il tasso risulta ora quasi dimezzato. Allo stesso tempo, sempre più matrimoni falliscono: negli ultimi decenni, il tasso di divorzio è aumentato continuamente e nel 2019 ammonta a 12,9 divorzi ogni 10mila abitanti.
Coronavirus, scuole altoatesine testate con il supporto di cani anticovid
A partire dal 7 gennaio, alunni e studenti di alcune scuole altoatesine saranno sottoposti a test per determinare se dopo le vacanze natalizie esista o meno un rischio di infezione particolarmente elevato nel settore scolastico. Si tratta di alunni della scuola elementare di lingua italiana "Galileo Galilei" di Brunico, di tutte le scuole superiori di secondo grado e professionali di Brunico nonché il liceo scientifico e istituto tecnico per geometri in lingua tedesca "Peter Anich" di Bolzano. Quest'ultima scuola sarà "testata" per la prima volta con il supporto di una squadra di cani addestrati contro il Covid.
Scuola, la riapertura delle superiori slitta in Italia all'11 gennaio
Scuola. La riapertura delle scuole superiori in Italia slitta all'11 gennaio e la didattica sarà in presenza al 50%. E' la decisione presa nella notte dal consiglio dei ministri. Il 7 gennaio ritorneranno in classe solo alunni e alunne delle scuole elementari e medie. Ora si dovrà capire se il Trentino si adeguerà alla direttiva nazionale o se invece confermerà la riapertura per il 7 gennaio. Ieri infatti l'assessore provinciale all'istruzione Mirko Bisesti, incontrano i dirigenti delle scuole trentine, aveva annunciato il ritorno in classe di studenti e studentesse delle superiori il 7 gennaio, con la didattica in presenza al 50%. E il 7 gennaio riparte la didattica in presenza anche per le scuole altoatesine. Per il ritorno in aula è prevista l’introduzione di un piano di trasporto scolastico, per garantire per alunni e studenti un rientro a scuola in sicurezza. Tutti i dettagli verranno presentati oggi da parte della giunta provinciale alle 10 in una conferenza stampa.
Ristoratori: "Fateci riaprire o sarà mobilitazione"
«Fateci riaprire o sarà mobilitazione». E' quanto chiedono ristoratori e pubblici esercizi del Trentino, che dicono no all'ipotesi di prolungamento delle restrizioni anche a dopo le festività «Inaccettabile – dicono - pensare di tenere ancora chiusi bar e ristoranti. I dati scientifici ci dicono che le chiusure dei pubblici esercizi decise dal Governo non hanno portato nessun risultato positivo in termini di diminuzione dei contagi o di ostacolo alla circolazione del virus. L’unica drammatica conseguenza è stata quella di mandare sull’orlo della chiusura oppure, in molti casi, del fallimento migliaia di aziende. Diciamo basta a provvedimenti assunti la sera o il giorno prima della scadenza del precedente decreto, in spregio alla necessità delle imprese di programmare i rifornimenti ed i turni di lavoro del personale. Basta alla chiusura serale dei pubblici esercizi".
Trentino, ritorno in classe al 50% dal 7 gennaio
Gli studenti trentini rientreranno a scuola in presenza al 50% il prossimo 7 gennaio. Lo ha confermato l’assessore all’istruzione e cultura Mirko Bisesti, in un incontro con i dirigenti scolastici. Alla riunione è stato spiegato che dopo un confronto costante tra Commissario del Governo, vertici della sanità, dei trasporti e dell’istruzione si è giunti ad un nuovo Piano trasporti che prevede la metà dell’occupazione dei mezzi pubblici. Nello specifico ci saranno ulteriori 115 mezzi per i percorsi extraurbani, 20 per le tratte urbane e 40 per il trasporto ferroviario. Sono previsti inoltre dei presìdi alle fermate degli autobus e un monitoraggio di due settimane per capire eventuali ulteriori passi da intraprendere.
Velturno, incidente con la slitta
Grave incidente sulla neve oggi, 4 gennaio, nei pressi di Velturno. Un uomo del posto ha riportato lesioni alla testa dopo una discesa con la slitta  sul sentiero che conduce al Lago Rodella. Il ferito è stato trasportato in elicottero all'ospedale di Bressanone.
Neve, la Protezione civile trentina in Cadore
la Protezione Civile trentina è partita oggi, 4 gennaio, verso Santo Stefano e verso Cibiana di Cadore, per collaborare allo sgombero della neve dalle strade e dai tetti degli edifici. Mettere in sicurezza le strutture, ripristinare la viabilità e togliere dall’isolamento i centri abitati bloccati dalla neve sono le attività più urgenti. Su autorizzazione del presidente Maurizio Fugatti, un contingente di 20 unità, attinte dai servizi “Prevenzione rischi e Cue”, “Gestione strade” e “Antincendi e protezione civile” della Provincia autonoma di Trento, si fermerà in Cadore fino a fine esigenza, si prevede per almeno tre o quattro giorni. 34 i Vigili del fuoco volontari di diversi Corpi del Trentino (Mezzolombardo, Mezzocorona, Roveré della Luna e Campodenno) che si alterneranno giornalmente con altro personale anche dei Corpi dei Distretti di Cles, Fondo e Val di Sole.
Barriere antirumore a Chiusa e Colle Isarco
Chiusa e Colle Isarco sono ora più protette dall'inquinamento acustico grazie all'installazione di nuove barriere antirumore. Soddisfatti i cittadini che avevano fortemente voluto i lavori avviati nel 2019. Oltre 4 milioni di euro l'investimento complessivo.
Statale del Caffaro ancora chiusa per frana
Rimane chiusa per frana la statale 237 del Caffaro all'altezza di Ponte Pià. Lo comunica la Provincia di Trento precisando che lungo l'intera rete viaria provinciale sono ancora in attività, soprattutto lungo le strade di montagna i mezzi del Servizio gestione strade e delle ditte appaltatrici per completare la pulizia della neve e per i trattamenti antighiaccio. Nelle tratte stradali più in quota sono all'opera anche le frese per gli allargamenti della carreggiata. Fra le strade off limits vi sono la Gardesana Orientale, per frana in località Tempesta, e il tratto della statale 237 del Caffaro tra l'intersezione con la provinciale 34 direzione Ragoli e località Ponte Pià, per pericolo valanghe. Da venerdì 1° gennaio, sono caduti circa 30-35 cm di neve nei fondovalle e tra i 60-100 cm nelle tratte più in quota.
Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.