Nuova fusione in vista per le casse rurali. Val di Non e Rotaliana-Giovo hanno firmato un protocollo d'intesa che dà avvio all'aggregazione tra istituti di credito. Obiettivo arrivare alla fusione a partire dal 1 luglio 2022. La nuova rurale avrà un patrimonio di 210 milioni, oltre 3 miliardi di euro di masse amministrate, 32 filiali, 200 collaboratori e 14 mila soci. Sarà una fusione per incorporazione: due rappresentanti della Cassa Rurale Rotaliana e Giovo saranno cooptati nel Cda della nuova cassa, uno con il ruolo di Vicepresidente vicario, che sarà composto da 8 consiglieri più il presidente. La sede resterà quindi a Cles, mentre la presenza delle filiali della Cassa Rurale Rotaliana e Giovo rimarrà immutata e rafforzata in termini di risorse e servizi. La direzione è confermata a Massimo Pinamonti, attuale direttore della Cassa Rurale Val di Non, mentre la vicedirezione sarà affidata a Paolo Segnana, attuale direttore della Cassa Rurale Rotaliana e Giovo. Dopo l’approvazione del progetto da parte della capogruppo e della Banca Centrale europea, la parola passerà ai soci tramite una assemblea straordinaria che si terrà nella prossima primavera, con il fine di rendere operativa la nuova Cassa dal 1 luglio 2022.
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